«Io e Pasini eravamo come cane e gatto: nessuno “la faceva passare liscia” all’altro! Piero non perdeva occasione per sottolineare i miei errori e farmeli scontare... ma anche io avevo un bel caratterino, per cui a volte polemizzavo apertamente.
Ad esempio ricordo un intrevallo tra il primo e il secondo tempo di una partita, durante la quale io avevo clamorosamente sbagliato una posizione difensiva. Sulla lavagna degli spogliatoi, il Coach disegnò i giocatori disposti in campo, ponendomi poi il gessetto e chiedendomi di intervenire...
(continua)